domenica 11 gennaio 2015

" REX " il Transatlantico ,una nave un mito!


http://www.rex-mk.si/rex/i-razgled.html

Il Rex fu il più grande transatlantico italiano costruito, fino al varo nel 1991 di Costa Classica
Il Rex (51.062 tonnellate di stazza) era caratterizzato dai tipici fumaioli bassi a strisce bianche, rosse e verdi, ovvero il tricolore italiano, come già da quell' epoca era d'uso sulle navi della Italia Flotte Riunite. La propulsione era garantita da quattro gruppi di turbine che azionavano quattro eliche a 4 pale, di circa 5 metri di diametro. La potenza dichiarata sui dépliant Ansaldo era di 120.000 cavalli, ma il valore vero era tenuto segreto per la concorrenza. Infatti, la potenza motrice totale, raggiungeva i 140.000 cavalli.
La turbonave Rex doveva rappresentare non solo l'efficienza dell'Italia fascista ma anche la qualità della sua industria navale, e perciò non furono lesinati né uomini né mezzi. L'intero progetto venne rivisto più volte e si decise anche di far visionare il progetto allo stesso cantiere tedesco che aveva costruito il Bremen e l'Europa (i transatlantici considerati i migliori dell'epoca come innovazione costruttiva).
Il livello qualitativo richiesto fu elevatissimo per gli standard dell'epoca; si disse che le eliche erano così bilanciate da poter essere mosse da un solo uomo

Storia

Commissionato dalla Navigazione Generale Italiana ai Cantieri Navali Ansaldo di Sestri Ponente, la sua progettazione affidata all'Ing. Navale Achille Piazzai. La costruzione iniziò il 27 aprile 1930. Il 1º agosto 1931,
il re Vittorio Emanuele III con la regina Elena che fu la madrina, presero parte al varo.
Il 22 settembre 1932 il Rex fu consegnato alla Italia Flotte Riunite, da poco riorganizzata con la fusione delle flotte delle società Navigazione Generale Italiana, Lloyd Sabaudo e Cosulich.
Il viaggio inaugurale iniziò, sotto il comando del Com.te Sup. CSLC Francesco TARABOTTO, a Genova il 27 settembre 1932 con a bordo 1872 passeggeri. Durante il viaggio si ebbero dei problemi alla centrale elettrica di bordo che resero ingovernabile il timone, costringendola a fermarsi 2 giorni a Gibilterra, per attendere delle parti di ricambio inviate con la motonave Vulcania (stessa compagnia) e ripartì poi per New York usando tutti i generatori di emergenza. A causa di questo inconveniente alcuni passeggeri rinunciarono al viaggio ed in treno si recarono in Germania per imbarcarsi sul transatlantico Europa. Quando giunsero a New York trovarono il Rex già ormeggiato.
Il Rex conquistò il Nastro azzurro nell'agosto 1933 con una velocità media di crociera di 28,92 nodi, strappando il record precedentemente detenuto dal transatlantico tedesco Europa, gemello del Bremen.
Il viaggio del record iniziò alle ore 11:30 del 10 agosto 1933 quando la nave salpò da Genova alla volta di New York al comando del Com.te Sup. CSLC Francesco Tarabotto. Durante quel viaggio riuscì a percorrere le 3181 miglia che separano Gibilterra dal faro di Ambrose in 4 giorni, 13 ore e 58 minuti. Il massimo percorso effettuato in un solo giorno fu di 736 miglia, alla velocità media di 30,6 nodi. Rappresentava uno dei vanti dell'era fascista. Con la nave Conte di Savoia erano le uniche navi italiane in grado di competere con i grandi transatlantici dell'epoca.
Il record resistette fino al 3 giugno 1935, quando gli fu strappato dal transatlantico francese Normandie di 79.280 tonnellate, al suo viaggio inaugurale al comando dell' autorevolissimo Commandant Rene Pugnet.
Allo scoppio della seconda guerra mondiale fu l'unico transatlantico a operare in Atlantico continuando il trasporto passeggeri. Nel maggio 1940 in previsione dell'entrata in guerra dell'Italia, il Rex fece il suo ultimo viaggio come transatlantico commerciale. Si decise di lasciarlo nel sicuro porto di Genova, ma dopo il bombardamento della città da parte della marina francese fu trasferito a Trieste. Dopo l'armistizio cadde in mano dei tedeschi che nel tentativo di spostarlo nella più sicura baia di Capodistria lo fecero arenare

L'Affondamento

 
L'8 settembre 1944 il Rex si trovava nelle vicinanze di Trieste, tra Isola d'Istria (Izola) e Capodistria (Koper), oggi Slovenia, dove fu avvistato dai ricognitori della Royal Air Force e quindi bombardato con 123 razzi. La nave bruciò per quattro giorni prima di affondare. Stessa sorte era toccata al transatlantico Conte di Savoia della stessa compagnia di navigazione bombardato dalla RAF nel 1943 nella laguna di Venezia.
Dopo la guerra fu considerata la possibilità di recuperare lo splendido Rex ma, valutata l'impresa come antieconomica, fu per quanto possibile smantellato tra il 1947 ed il 1958

Riferimenti


Il Rex nella famosa scena del film Amarcord
Il Rex è protagonista di una celebre scena del film Amarcord di Federico Fellini, nella quale una folla ne attende nottetempo il passaggio nell'Adriatico a bordo di piccole imbarcazioni. Tale scena è di pura fantasia, in quanto il Rex, salvo l'ultimo viaggio verso Trieste per salvarlo, non passò mai nell'Adriatico.
La Zanussi chiese ed ottenne, dalla Società di Navigazione Italia, la possibilità di creare una linea di elettrodomestici a marchio REX, dopo la conquista del Nastro Azzurro, per evocare l'immagine di un prodotto di alto livello
http://it.wikipedia.org/wiki/Rex_(transatlantico)

LA "REX" SUI FRANCOBOLLI Anche i filatelia non ha dimenticato la "Rex" - hanno fatto 3 francobolli che sono molto rari e difficili da trovare.


 
http://www.rex-mk.si/rex/i-index2.html
 
 

Scheda Tecnica

Costruttore: Cantieri Navali Ansaldo
Luogo di Costruzione: Genova Sestri
Anno di Costruzione: 1930 - 1932
Varo: 1 Agosto 1931
Armatore: Navigazione Generale Italiana poi Italia Navigazione

Viaggio Nubile: 27 Settembre 1932
Nastro Azzurro: 16 Agosto 1933, velocità di 28.92 nodi, Tratto Gibilterra - Ambrose

Stazza lorda: 51062 tonn
Tonnellaggio: 51000
Lunghezza: 268 m
Larghezza: 29.9 m
Immersione: 10 m
Velocità: 29 Nodi

Sistemazioni Interne
378 passeggeri in prima classe
368 passeggeri in classe speciale
410 passeggeri in classe turistica
866 passeggeri in terza classe
2022 Posti Totali

Equipaggio:
870
 
Modello del REX in scala1:75
 
 
 

 
"PRI REXU"
La parte di mare tra Capodistria e Isola viene chiamata "DA REX". Molta gente non sa che si chiama cosi perché era la che la Rex affondò. Prima questo tratto di mare veniva chiamato "Giro carrozze".
http://navimodellismo.blogspot.it/2015/03/modello-navale-trasatlantico-rex.html


giovedì 8 gennaio 2015

Il traghetto Norman Atlantic in fiamme al largo dell'Adriatico


Il traghetto Norman Atlantic in fiamme al largo nell'Adriatico (Reuters)
Norman Atlantic
Porto Viro (Rovigo), 28 dicembre 2014 - «Non posso parlare, ho un sacco di telefonate sotto..., stiamo solo facendo da ponte con il Comando della Marina...». Risponde così al telefono, prima di riagganciare, Carlo Visentini, l’armatore rodigino della Visemar di Navigazione, proprietaria del traghetto ‘Norman Atlantic’, ancora in fiamme al largo dell’Albania. La società ha sede a Porto Viro lungo la statale Romea.


Rovigo, 4 gennaio 2015 - Amarezza e preoccupazione. Loreo, il paese dove risiede la famiglia dell’armatore Carlo Visentini, proprietario del Norman Atlantic, il traghetto naufragato il 28 dicembre nelle acque dell’Adriatico tra Grecia ed Albania, è incredulo di fronte alla tragedia che ha colpito la storica impresa navale. La casa della famiglia Visentini si trova nel cuore del piccolo centro, di fronte al canale dove sono state varate le prime imbarcazioni costruite dai cantieri Visentini, negli anni ‘60. Sull’area oggi sorge la villetta del padre del quarantenne ingegnere Carlo, Attilio Visentini, 71 anni.

 
Il figlio, a capo della Visemar di Navigazione, società proprietaria del traghetto andato in fiamme vive con la moglie e i due figli nella villa padronale a fianco. Ieri le finestre delle due case erano chiuse e nessuno rispondeva al citofono.


Il traghetto Norman Atlantic in fiamme al largo in Adriatico (LaPresse)
Norman Atlantic in fiamme
La società e la famiglia stessa continuano a mantenere uno stretto riserbo sulla vicenda, giustificato dalle delicate indagini in corso. Intanto gli abitanti di Loreo non nascondono la loro preoccupazione di fronte alla tragedia che, in un certo senso, ha colpito anche la storica famiglia di armatori, presente da più di 60 anni nel territorio polesano. «Siamo increduli per quanto accaduto – racconta Laura, proprietaria del supermarket che si trova di fronte alle due ville dei Visentini –. E’ una famiglia di armatori che costruisce navi da più di 60 anni, conosciuta e stimata in tutto il mondo. E’ un immenso dispiacere per il paese vedere che il nome di questa storica azienda venga sporcato senza sapere prima chi è realmente responsabile di quanto accaduto». E spiega: «Un mio parente ha lavorato nel cantiere nel periodo in cui si stava costruendo il traghetto naufragato. I protocolli vengono seguiti in modo rigido e nessuna norma sulla sicurezza viene tralasciata. I cantieri Visentini sono stimati in tutto il mondo per la qualità delle imbarcazioni». «Siamo amareggiati che in questi giorni in tutta Italia, Loreo e Porto Viro siano diventate tristemente note in seguito alla morte di tanti innocenti che hanno perso la vita a bordo di una nave costruita nella nostra provincia – aggiunge Paola, proprietaria di un bar con distributore –. La famiglia Visentini è molto stimata. Sono persone che nonostante la grande carriera professionale amano vivere nella normalità. I lori figli frequentano la parrocchia e vivono inseriti nella comunità di Loreo». E a Loreo c’è chi teme anche per i dipendenti della Visemar, 125 in tutto di cui una cinquantina circa residenti nella zona.

Il traghetto Norman Atlantic in fiamme al largo in Adriatico (LaPresse)
Norman Atlantic
«CI SONO dipendenti polesani che lavorano nei cantieri navali di Porto Viro ed in questi giorni la loro preoccupazione è che il loro posto di lavoro sia a rischio – spiega la negoziante Laura –. Il fatto che Carlo Visentini sia indagato non li rassicura sul futuro dell’azienda». «L’organismo di controllo Paris Mou aveva segnalato lievi irregolarità pochi giorni prima – dice Salvatore, testimone della crescita negli anni dei cantieri navali –. Ma se ci fossero stati problemi importanti il traghetto non sarebbe mai salpato dalla Grecia. Le indagini faranno luce. Ora è ancora presto. Ma dubito che la responsabilità sia della famiglia Visentini».

http://www.quotidiano.net/foto/traghetto-fiamme-grecia-italia-1.529426#22

Il traghetto Norman Atlantic (Ansa)
Norman Atlantic
La Norman Atlantic, varata nel 2009 nei cantieri Visentini è stata prima noleggiata alla società T-Link, quindi a Siremar, poi a Gnv e a Moby, quindi a LD Lines e più di recente a Caronte and Tourist. Lungo 186 metri, la Norman Atlantic, con una stazza lorda di 26.904 tonnellate e una stazza netta di 7800 tonnellate, ha una capacità di 492 passeggeri e può contenere 195 autovetture nel suo garage.




http://www.ilrestodelcarlino.it/rovigo/traghetto-visentini-porto-viro-1.530482#34
Ancona, 28 dicembre 2014 - “Aspettavamo la nave ad Ancona per il pomeriggio, ma si sta lavorando perché attracchi sulle coste più a sud, nel porto di Bari o in quello di Corfù (Igoumenitsa)”. Così Alessandro Archibugi, presidente dell’omonima agenzia che per Anek Lines svolge il ruolo di agente raccomandatario.
“Stiamo monitorando la situazione per capire come comportarci nei prossimi giorni. Non sappiamo se a bordo ci siano anconetani, sappiamo però che ci sono alcuni italiani, la maggior parte dei passeggeri è di nazionalità greca, si tratta di autotrasportatori. La nave sarebbe dovuta ripartire domani dal porto di Ancona alle 15, ma ovviamente ciò non accadrà. Aspettiamo la sostituta”.  Precisamente dei circa 400 passeggeri della Norman Atlantic, 22 sono membri dell'equipaggio e sono tutti italiani. Inoltre ci sono poi 22 passeggeri italiani, tutti napoletani e pugliesi.
Da qualche settimana il porto di Ancona era servito dalla Norman Atlantic, un natante preso a noleggio dalla Anek Lines per sostituire la Hellenic spirit che svolge abitualmente la tratta Ancona - Corfù. La nave è in bacino per delle opere di manutenzione alla carena e al motore.
Intanto la Capitaneria di porto di Ancona è allertata ma vista la distanza con l’epicentro dell’incidente non può in alcun modo inviare personale e mezzi in tempo per aiutare i marittimi in difficoltà
http://www.ilrestodelcarlino.it/ancona/traghetto-fiamme-italiani-norman-atlantic-1.529396#1

Città del Vaticano, 28 dicembre 2014 - Papa Francesco ha espresso solidarietà alle vittime e ai familiari dell'incidente aereo in Malesia e di quelli navali di oggi nell'Adriatico. "Sono vicino - ha detto dopo l'Angelus - con l'affetto ai familiari e a quanti vivono con apprensione queste ore e a quanti sono impegnati nelle operazioni di soccorso".
"Cari fratelli e sorelle - ha detto testualmente Francesco - il mio pensiero va, in questo momento, ai passeggeri dell'aereo malese scomparso mentre era in viaggio fra Indonesia e Singapore, come pure ai passeggeri delle navi in transito nelle ultime ore nelle acque del mare Adriatico coinvolte in alcuni incidenti. Sono vicino con l'affetto e la preghiera ai familiari e a quanti vivono con apprensione e sofferenza queste difficili situazioni e a quanti sono impegnati nelle operazioni di soccorso".

http://www.quotidiano.net/papa-prega-traghetto-aereo-1.529400